Reevo Cloud sostenitore della ricerca con l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano
Reevo Cloud sarà infatti sponsor di una delle più importanti e autorevoli voci del mercato ICT nazionale: l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. Una scelta precisa che si inserisce nella strategia che il provider tutto italiano ha deciso di sviluppare da tempo. Costruire una offerta di servizi Cloud e Cyber Security che metta al centro del valore la protezione dei dati, quale reale patrimonio aziendale.
L’ecosistema dei servizi Reevo racchiude la disponibilità di servizi Cloud con la massima protezione dei servizi di Cyber Security; una vera e propria Cassaforte Digitale Italiana per custodire i dati delle aziende italiane.
Una strategia che, nel mezzo di un mercato travolto dalla corsa al lavoro da remoto e all’accesso proprio a piattaforme cloud per garantirsi collegamenti e continuità aziendali, punta a mettere a disposizione del mercato le risposte e i riferimenti più affidabili e di valore.
Grazie alle rilevazioni e alla collaborazione con il Politecnico di Milano infatti Reevo Cloud oggi punta a mettere a disposizione dei suoi partner nuove e ancora più efficaci coordinate per orientarsi e presentarsi ai propri clienti con soluzioni in linea con le più pressanti richieste e con le nuove esigenze di mercato.
Dalle parole ai fatti, giunto alla sua decima edizione, l’Osservatorio intende creare e diffondere conoscenza che supporti le aziende nel cogliere le opportunità del Cloud, ormai vero abilitatore della trasformazione digitale.
«Infatti, per la digitalizzazione dei processi e l’introduzione di innovazione in azienda, il Cloud – spiegano i ricercatori del Politecnico di Milano - si pone come modello di fruizione delle tecnologie in grado di ridurre costi e time-to-market, rendendo l’Information Technology pronta a rispondere alle esigenze del business e ai rapidi cambiamenti del contesto esterno. In questo modo, le aziende sono in grado di sfruttare le opportunità degli ultimi trend emergenti, come il Machine Learning, gli Analytics e l’IoT, oltre che di gestire in maniera più Agile l’intero patrimonio IT. L’Osservatorio si pone l’obiettivo di analizzare gli strumenti tecnologici a disposizione e di comprendere i percorsi di adozione, le opportunità di innovazione e gli impatti sul sistema informativo e sulla gestione dell’IT, ad esempio nell’utilizzo di modalità di lavoro come Agile e DevOps. Tutto questo per rendersi il punto di riferimento culturale sul tema e favorire l’incontro e lo sviluppo di una community tra domanda e offerta di tecnologie».
Ma quanto vale davvero il mercato del cloud in Italia? Il mercato Cloud italiano vale 2,77 Miliardi di Euro nel 2019 (+18%), come raccontano le ultime rilevazioni del Politecnico di Milano. I primi tre settori per rilevanza si confermano il Manifatturiero (25% del mercato Public & Hybrid Cloud), il settore Bancario (20%) e Telco e Media (15%). Seguono servizi (10%), utility (9%), PA e sanità (8%), Retail e GDO (8%) e Assicurazioni (5%). La spesa in Platform as a Service (PaaS), cresce del 38% e arriva a pesare il 16% del volume di spesa complessivo grazie alle funzionalità di abilitazione all’Artificial Intelligence e ai Big Data Analytics. L’Infrastructure as a Service (IaaS) cresce del 24%, con un’accelerazione dei servizi di gestione dei container. Il Software as a Service (SaaS) +22% sul 2018, è guidato dai software di Artificial Intelligence e dalla posta elettronica certificata (PEC) che risente dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica. Oggi il 24% delle aziende possiede un team dedicato alla gestione della nuvola (era solo il 10% nel 2018), ma per sei aziende su 10 è difficile reperire le figure professionali necessarie sul mercato. Tra le PMI, ancora solo una su tre (30%) adotta soluzioni in Cloud, ma per queste l’approccio strategico alla Nuvola (Cloud-First o Cloud-Only) è in linea con quello delle grandi aziende.
«Oggi numerose evidenze confermano il ruolo del Cloud come piattaforma abilitante per la trasformazione digitale, ma sono ancora troppo poche le realtà che hanno iniziato a promuovere la Cloud Transformation attribuendole rilevanza anche dal punto di vista organizzativo: solo il 24% delle aziende infatti ha introdotto al proprio interno un centro di eccellenza dedicato al Cloud, con un ulteriore 17% intenzionate a farlo nel breve - racconta Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation -. L’82% delle imprese ha ormai compreso che il Cloud abilita una maggiore agilità dell’IT aziendale, tuttavia l’utilizzo di metodologie specifiche è ancora molto limitato. Il 58% delle organizzazioni inoltre dichiara difficoltà di diverso tipo, che vanno dalla capacità di comprendere i nuovi profili professionali necessari, a quella di reperirli sul mercato e formarli. Se dunque, da un punto di vista tecnologico, la Cloud Transformation è ormai avviata, con percentuali di adozione che raggiungono l’84% dei casi, le modalità con cui accompagnare le persone in un percorso che permetta di raggiungere gli obiettivi desiderati, sbloccando opportunità e benefici nel lungo periodo, è ancora da progettare».