Il cloud si è imposto nel mondo IT come unica via per affrontare le sfide moderne promettendo risparmi sui costi, scalabilità e flessibilità. Tuttavia, con la maturazione del panorama geopolitico internazionale e l’introduzione di nuove regolamentazioni, molte organizzazioni stanno scoprendo nuove sfide nell'adozione del cloud.
Nasce quindi una nuova tendenza, la Repatriation: una strategia che mira a riportare parte dei workload in ambienti on-premise o spostarli su cloud privati.
Con questo articolo vogliamo comprendere meglio le ragioni alla base di queste scelte, le sfide principali che hanno dato il via a questa tendenza e soprattutto capire come ReeVo rappresenti sia una valida alternativa che un concreto supporto a queste strategie.
Repatriation: un trend da capire
La repatriation si riferisce al processo di trasferimento dei workload dagli ambienti cloud pubblici alle infrastrutture cloud private o on-premise.
Che la repatriation sia un tema, emerge chiaramente anche dai dati raccolti dal Private Cloud Outlook 2025 Report. In questo report il 53% dei decision maker IT intervistati afferma che nei prossimi tre anni il cloud privato sarà la priorità per il deployment di nuovi workload ed il 69% sta considerando la cloud repatriation.
Questo processo è parte di una tendenza più ampia che sta permeando il settore, e che predilige l’adozione di strategie multi-cloud ibride, con cui le organizzazioni cercano di ottimizzare la distribuzione dei carichi di lavoro su vari ambienti.
Ma quali sono le motivazioni che stanno portando a considerare la redistribuzione dei workload tra ambienti pubblici e privati?
Sovranità del dato e Compliance
L’Unione Europea da tempo lavora per rafforzare la sovranità tecnologica, ridurre la dipendenza da provider extra-UE e regolamentare la gestione ed il trattamento dei dati all’interno dell’unione. L’obiettivo è quello di alzare l’attenzione sulla sicurezza, sulla localizzazione dei dati e sulla trasparenza dei processi, e proprio a questo scopo sono state emanate regolamentazioni come il GDPR, la NIS 2, il DORA, il Data Act, l’AI Act.
A questi sforzi si contrappongono normative internazionali, come il Cloud Act statunitense che permette alle autorità USA di richiedere l’accesso a dati gestiti da provider americani, anche se fisicamente ospitati in Europa.
Per molte aziende, questo si traduce nella necessità di avere garanzie certe sul luogo in cui i dati risiedono, sulle giurisdizioni a cui sono soggetti e, proprio pensando ai trend ancora più attuali come la GenAI e i modelli LLM, sulla governance dei dati e sulla tracciabilità dei processi.
Lock-in, vincoli e costi elevati
Un tema ancora centrale è quello del Lock-in tecnologico, l’adozione di molti ambienti e soluzioni condiziona le strategie delle aziende perché impongono scelte tecnologiche e standard chiusi, legando così il cliente in un vincolo che va oltre la qualità del servizio offerto.
Questo comporta per i clienti il rischio di rimanere intrappolati, in balia di costosi rinnovi, possibili aumenti delle tariffe e una limitazione delle scelte tecnologiche future sia in tema di compatibilità che di budget.
Scarsa personalizzazione e supporto distante
Il cloud pubblico, pur garantendo efficienza, per esigenze di standardizzazione, spesso viene meno sui temi di flessibilità e configurazioni personalizzate.
Le aziende quindi si trovano nella situazione di non poter contare su infrastrutture modellate attorno alle loro esigenze, ma devono adattare i propri workload a pacchetti predefiniti di risorse.
A questo si aggiunge poi il tema del supporto che nei grandi player è spesso frammentato e distante. Le aziende hanno difficoltà a interfacciarsi con un referente tecnico unico e competente, con barriere linguistiche e time-zone differenti.
Per rispondere a queste criticità del modello di cloud pubblico, ReeVo ha inserito nel proprio DNA delle contromisure efficaci. Anzitutto, con ReeVo c’è sempre la possibilità di allocare le risorse cloud in modo granulare e per unità atomiche.
Non ci sono rischi di sovradimensionare capacità infrastrutturali, sostenendo costi per risorse non utilizzate. La natura di Managed Service Provider di ReeVo, mette poi a disposizione livelli di supporto personalizzati, che arrivano al 24/7/365, sempre con operatori madrelingua nei diversi Paesi in cui opera.
L’importanza della relazione e la conoscenza profonda del progetto sono cruciali perr risolvere problemi complessi ed effettuare una pianificazione strategica che fornisca un valido supporto alle aziende. .
Anche da questo punto di vista, la vasta esperienza di progetti di cloud pubblico, ibrido e privato, consente a ReeVo di consigliare alle imprese, una soluzione costruita intorno alle loro reali esigenze, accompagnandole nel percorso di trasformazione digitale e adozione del cloud. Questo approccio permea tutta ReeVo che anche in ambito Cloud Native offre flessibilità delle soluzioni e , team di ingegneri qualificati e certificati, con tempi e livelli di supporto certi, personalizzazione e contatto costante.
ReeVo: un approccio positivo al cambiamento
Se per alcuni cloud provider la repatriation rappresenta una minaccia, per ReeVo rappresenta invece un’opportunità per ribadire i propri valori:
- sicurezza dei dati come valore irrinunciabile
- certificazioni e compliance
- centralità del cliente
- flessibilità nelle soluzioni per adattarsi a ogni esigenza di business
Grazie ai servizi di Hybrid Cloud, Private Cloud ed alle soluzioni Cloud Native, ReeVo è in grado di rispondere alle sfide che le aziende stanno affrontando, supportando i propri partner e clienti nell’individuazione delle soluzioni più adatte al loro contesto specifico.
Con ReeVo non è necessario rinunciare ai benefici del cloud per riacquisire controllo, perché da sempre mette al centro della propria offerta tecnologica la sicurezza dei dati e la flessibilità, garantendo certezza sulla localizzazione dei dati, supporto qualificato in lingua e sicurezza del dato by design per tutti i servizi offerti.
Oltre alla sicurezza e alla flessibilità, la trasparenza economica è un pilastro fondamentale dell'offerta ReeVo. A differenza dei modelli Pay-as-you-go dei grandi hyperscaler che generano spesso costi imprevedibili e fatture gonfiate da uscite inattese, ReeVo adotta un approccio basato sulla certezza dei costi. I clienti beneficiano di modelli chiari, basati su canoni fissi, che elimina i costi nascosti e consente una pianificazione del budget precisa e a lungo termine. Questo elemento di stabilità finanziaria è decisivo per le aziende che scelgono la Repatriation proprio per riacquisire il controllo sulle proprie spese IT.
La repatriation diventa così evoluzione strategica: non un “passo indietro” dal cloud, ma un passo avanti verso un modello più maturo, sicuro e flessibile.
Repatriation: un'esigenza imprescindibile per il tuo business
La repatriation non è un allarme, ma un segnale chiaro: le aziende cercano soluzioni più vicine alle proprie esigenze di business.
Con ReeVo, queste esigenze trovano risposta in soluzioni concrete:
- Private Cloud e Hybrid Cloud per coniugare flessibilità e controllo dei costi
- Data Sovereignty e certificazioni europee per massima sicurezza e compliance
- Cloud Native con SIGHUP Distribution per ridurre il lock-in e avere una piattaforma uniforme su qualsiasi infrastruttura
Qualunque siano le potenziali ragioni per una Repatriation, ReeVo è già pronta ad affiancare le imprese nella costruzione della miglior soluzione cloud.