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Reevo e il suo cloud Made in Italy protagonista di Impresacity

Parlano di noi e parlano del valore del nostro cloud tutto italiano. All’interno di un interessante speciale sulle eccellenze del cloud italiano la rivista Impresacity di questo mese dedica una bellissima intervista a Reevo Cloud e alle nostre strategie.

Una bella occasione per raccontare come staimo affrontando la rivoluzione che trasforma l’IT in servizio e come la stiamo mettendo a disposizione dei nostri partner di canale.

«È ormai da tempo che, il cloud non è più un oggetto misterioso – spiegano dalla redazione di Impresacity -, ma un paradigma ben consolidato tra le scelte IT delle aziende. Anche di quelle italiane: le statistiche indicano che anche da noi molte aziende hanno intrapreso il loro percorso verso il cloud, come nelle altre nazioni. Sempre le stesse statistiche dicono però che il cammino delle aziende italiane è più lento. E fortemente differenziato in base alle dimensioni d’impresa e al settore in cui operano.

Lo Speciale intende approfondire questa dinamica, esaminando in primo luogo come grandi e piccoli cloud provider, globali o regionali, si propongono alle grandi imprese italiane e soprattutto alle PMI, con quali servizi e puntando su quali fattori di differenziazione...»

Reevo Cloud su Impresacity

A rispondere alle domande e a raccontare il cuore della nostra strategia è Salvatore Giannetto, Presidente di Reevo Cloud.

Quali sono a vostro parere le principali peculiarità della domanda di servizi cloud in Italia? 

«I dati, la loro disponibilità, la capacità di elaborarli e proteggerli sono le priorità di qualsiasi azienda, ancor prima dell’aspetto finanziario; un’azienda che attraversa una crisi di liquidità può avvalersi di strumenti per ripartire, certo con fatica, ma cosa succederebbe se si trovasse senza la possibilità di poter accedere ai propri dati e a quelli dei suoi clienti?

Digitalizzazione, iot, industria 4.0, mobile, intelligenza artificiale, big data… quello che si pensava essere il futuro è il presente di oggi, tutti i dispositivi sono interconnessi tra loro e scambiano dati, una mole di dati sempre crescente, senza i quali le aziende si fermano e le persone sono perdute. Nel 2025, si stima, che la quantità di dati prodotta dal mondo sarà pari a 175zettabytes, una pila di dvd bluray alta 23 volte la distanza terra-luna, quindi la domanda sempre crescente sarà sempre di più archiviare e proteggere questi dati.

L’adozione dei servizi Cloud in Italia è arrivata prima verso le aziende enterprise seguendo un modello internazionale, ed oggi sta maturando, anche e soprattutto, a livello di Piccole e Medie Imprese, cuore del tessuto produttivo italiano. Le principali peculiarità richieste dal mercato sono verso l’Hybrid Cloud, indispensabile per un passaggio graduale verso un’infrastruttura totalmente Cloud; e servizi di Backup e Disaster Recovery perchè è ormai chiaro che la disponibilità e la flessibilità del Cloud sono impareggiabili rispetto a soluzioni on premise.

Da qui deriva anche e soprattutto la crescente centralità di partner, reseller, system integrator che affianchino manager e imprese nell’orchestrazione di ambienti sempre più eterogenei e complessi.

Quali sono oggi i servizi vincenti e i fattori di differenziazione nello scenario cloud italiano?....

Vuoi leggere l’intervista completa? La trovi a pagina 26 di Impresacity.

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